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Nel suo lungo lavoro di ricerca e di terapia, grazie alla sua personale esperienza di completa e profonda guarigione dalla balbuzie, il Dr. Antonio Bitetti ha gettato le basi per un modello interpretativo e metodologico d’avanguardia per la cura della balbuzie: l’Approccio Integrato.
Da sempre la balbuzie viene curata con modelli rieducativi del linguaggio, basandosi su concetti periferici, dato che l’aspetto finale del problema risulta essere la difficoltà nel parlare normalmente come tutti gli altri. Invece, è importante sottolineare che il balbuziente, bambino, ragazzo o adulto che sia, nel chiuso della propria stanza parla benissimo, non manifesta nessun tipo di difficoltà di linguaggio.
Il modello di cura della balbuzie, denominato: Approccio Integrato è la naturale evoluzione di un percorso di ricerca e di riflessione di oltre 25 anni di lavoro sulla balbuzie e sui balbuzienti. Queste ricerche mirano a fare chiarezza e a dare le migliori risposte possibili in questo ambito di lavoro, sempre e solo nell’interesse della ricerca e al servizio dei pazienti.
Questo modello di terapia della balbuzie, proposto dal dott. Bitetti è certamente la terapia della balbuzie più all’avanguardia in Italia e non solo. Affronta il problema da ogni punto di vista e non tralascia nessun aspetto.
E un approccio alla balbuzie, radicale e risolutivo, sia sul sintomo e sia sulle cause profonde. Sul piano terapeutico c’è una notevole differenza tra l’Approccio Integrato e altri contesti poichè la nostra è una vera terapia globale. Per correttezza verso chi soffre di balbuzie dovrebbero essere documentate le attività proposte, purtroppo, queste non vengono esplicitate in tanti ambienti. (amazon.com/author/antoniobitetti)
L’Approccio Integrato è un termine che per primo in Italia è stato utilizzato dal Dr. Antonio Bitetti, nel campo della terapia della balbuzie e poi esteso ad altre tipologie di intervento psicologico. Con questo termine si intende l’applicazione di diversi concetti interpretativi, finalizzati a dare la maggiore efficacia possibile nell’affrontare diversi disturbi psicologici, come ad esempio la balbuzie e in tutte quelle difficoltà psicologiche dove interviene un massiccio utilizzo del controllo sulle emozioni.
Il caso di Valentina è la dimostrazione di come l’ansia, per situazioni diverse, può scatenare una grave forma di balbuzie. Parliamo di una ragazza che come lei stessa spiega non aveva mai sofferto di nessuna forma di balbuzie prima di questo episodio. L’Approccio Integrato forte delle basi interpretative e terapeutiche ha permesso di fare piena luce sulle problematiche interne e relazionali della ragazza. Chiaramente non è possibile entrare nello specifico date le condizioni di privacy, ma è senza dubbio un caso degno di nota e di spiegazione in ambito scientifico. Questo caso aprirebbe dibattiti interessanti sul problema balbuzie in generale. Ma ancor di più sui collegamenti tra emozioni e balbuzie. Il dott. Antonio Bitetti da oltre venticinque anni sta cercando di far capire alcuni concetti già espressi, ma la cultura dominante purtroppo è ferma ad elementi prettamente legati al linguaggio.
Ecco, come si può passare dalla balbuzie, ad una chiara dimostrazione di sicurezza e padronanza di sè. Il racconto del proprio percorso di crescita attraverso l’Approccio Integrato. Una evidente dimostrazione di un’emancipazione psicologica, passando dall’incertezza personale e del proprio linguaggio, alla sicurezza di poter parlare senza problemi e nella ritrovata serenità personale. La dimostrazione di un ragazzo che ha ritrovato la voglia di esprimersi senza nessuna difficoltà, al termine della terapia della balbuzie con il Dott. Antonio Bitetti.
Il dott.Antonio Bitetti è psicologo presso l’Ufficio Federale della Sanità Pubblica Svizzera.
Il dott.Antonio Bitetti è professore a contratto presso l’Università Roma Tre di Roma.
Il dott.Antonio Bitetti è PhD A.P.A. (American Psychological Association)
Il dott.Antonio Bitetti fa parte della British Association for Counselling and Psychotherapy.
Alcuni video di interviste e presentazioni nelle quali il dott.Bitetti parla del suo esclusivo metodo all’avanguardia nella cura della balbuzie.
Il Dr. Antonio Bitetti da sempre impegnato nella interpretazione del problema balbuzie, in questo video offre una esaudiente spiegazione del dinamismo in questione. E’ importante divulgare i concetti e non solo tentare di occuparsi della balbuzie, come invece fanno in tanti.
A Minneapolis, davanti a tanti psicologi americani, è stata presentata una ricerca tutta italiana, frutto del costante lavoro sul problema della balbuzie. Un campo che vede il dott. Bitetti impegnato nella divulgazione su vasta scala del metodo di cura della balbuzie, denominato: Approccio Integrato.
Dr. Antonio Bitetti intervistato negli studi televisivi di Telenorba all’interno della trasmissione Buon pomeriggio, condotta da Mary de Gennaro, sul tema dell’ansia e degli attacchi di panico.
Balbuzie, balbettare, balbuzia, balbuziente, cura della balbuzie, come curare la balbuzie, terapia della balbuzie, balbuzie infantile, smettere di balbettare, adulto balbuziente, tartagliare, bambino che balbetta, ecc., tutte parole e termini che portano ad un mondo fatto di difficoltà e a volte, di sofferenza, nella vita di relazione.
Secondo una definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, 1977): la balbuzie viene definito un disordine del ritmo della parola nel quale il soggetto sa con precisione quello che vorrebbe dire, ma nello stesso tempo non è in grado di dirlo.
Ne vengono riconosciute due diverse forme di espressione sintomatica, cioè la modalità, o caratteristica in cui la balbuzie si evidenzia:
Esiste poi una terza forma, che comprende entrambe le due forme sopra citate e che viene chiamata: Forma Mista
Il linguaggio del balbuziente è spesso interrotto dalla ripetizione di sillabe, vocaboli, frasi intere alternate a pause di silenzio durante le quali è in difficoltà a produrre qualsiasi tipo di suono.
Alcuni genitori non si rendono conto del momento preciso di insorgenza della balbuzie. Tranne quando appare in modo improvviso, o in concomitanza di un avvenimento traumatico scatenante. Avvertendo l’iniziale disfluenza, si allarmano.
L’esordio tipico della balbuzie è fra i 2 e i 7 anni (con picco intorno ai 5). Si presenta prima dei 10 anni nel 98% dei casi, con esordio insidioso e può continuare per diversi mesi.
Una diagnosi precisa di BALBUZIE NEI BAMBINI non si può fare prima dei 5 anni.
Prima di questa età si evidenzia un picco massimo di una tipologia di problematica del linguaggio, in quella che da più specialisti, solitamente viene definita fase del “balbettìo”, oppure balbuzie primaria, balbuzie precoce, BALBUZIE INFANTILE, balbuzia, etc. Si sa con certezza che ne sono colpiti circa il 2-3% dei bambini, con prevalenza nel sesso maschile. Il dott. Bitetti ha introdotto un modello di intervento precocissimo e risolutivo, unico in Italia, in bambini disfluenti, in età prescolare.
La novità terapeutica introdotta dal Dott. Antonio Bitetti mira a prevenire la cronicizzazione dei primi sintomi di difficoltà verbale manifestata da bambini in età compresa dai 2 ai 5 anni. Intervenendo in maniera completa, direttamente sui genitori, con accorgimenti mirati, adatti a far superare l’elemento di controllo e del blocco emotivo del bambino.
Le ricerche del dott. Bitetti sono una novità assoluta in Italia e in Europa e sono state esposte ai colleghi americani al convegno dell’APA ( American Psychological Association) di cui fa parte, in qualità di PhD. Il 5 Agosto 2022 a Minneapolis, nel Minnesota, è stato l’evento in cui l’Approccio Integrato è entrato anche in USA.
Diffidate da imitazioni, poiché queste ricerche sono frutto del costante impegno del dott. Bitetti nel campo della balbuzie e delle sue dinamiche, ancor prima che il problema si possa definire tale. E’ un campo molto delicato perché si parla di bambini piccoli e non si può improvvisare nulla, ancor meno con l’utilizzo di tecniche che non incidono sul significato interno di questo problema.
Molte mamme ci chiedono se la balbuzie è ereditaria. Giusta domanda e giusta riflessione. A volte, in terapia, si viene a sapere che ad essere stati affetti da balbuzie non è solo il bambino, o l’adolescente in cura, ma ha sofferto di balbuzie anche un genitore e a volte, anche un nonno. Il dott. Bitetti ha spiegato in diversi contesti scientifici il valore relazionale della balbuzie e che mette in dubbio l’eventuale origine genetica del disturbo.
I risultati del nuovo studio, pubblicati sulla rivista Human Brain Mapping, suggeriscono che le persone che tartagliano hanno un ridotto afflusso di sangue al cervello. In particolare nell’area di Broca della corteccia frontale, dove nascono le frasi, e nel lobo posteriore, dove vengono rielaborate le parole ascoltate.
Prima di questa età si evidenzia un picco massimo di una tipologia di problematica del linguaggio, in quella che da più specialisti, solitamente viene definita fase del “balbettìo”, oppure balbuzie primaria, balbuzie precoce, BALBUZIE INFANTILE etc. Si sa con certezza che ne sono colpiti circa il 2-3% dei bambini, con prevalenza nel sesso maschile.
Come tutti sappiamo, l’adolescenza è una fase delicata dello sviluppo umano, una fase di transizione, dall’età infantile a quella adulta. In questo periodo, abbastanza travagliato e tumultuoso, l’adolescente è impegnato nella ricerca di se stesso, a conoscersi meglio, in preparazione di quegli impegni personali e sociali, tipici della fase adulta. Uno dei primi ad occuparsi di questa fase della crescita è stato (Stanley Hall, New York, 1904), con il suo importante lavoro editoriale.
L’Approccio Integrato nella cura della balbuzie in età infantile, non solo va a curare l’aspetto sintomatico del balbettare, ma estende la cura a tutte quelle dinamiche relazionali, solitamente trascurate da altre forme di intervento curativo.
Molti genitori di ragazzi adolescenti affetti da balbuzie non sanno che il loro figlio, quando elabora argomenti per conto suo, nella propria stanza e quindi non sottoposto a giudizio di altre persone, parla benissimo. Ecco il significato relazionale della balbuzie.
Il balbuziente trova maggiori difficoltà quando deve verbalizzare pensieri ad alto contenuto emotivo, quando deve esporre un argomento di fronte a diverse persone, soprattutto se ritenute autorevoli o, che egli ritiene tali.
Alcuni video di pazienti che, grazie al nostro “Approccio Integrato” hanno raggiunto risultati insperati nella cura della balbuzie.
Video testimonianza di un genitore di un bambino balbuziente. Lettore dei libri del dottor Antonio Bitetti e del suo lavoro su bambini molto piccoli di 3-4 anni, con problemi di balbuzie primaria. Anche all’estero è molto conosciuto l’Approccio Integrato nella cura della balbuzie. Una terapia d’avanguardia.
Bambini affetti da balbuzie primaria. Un’esperienza terapeutica entusiasmante, che va ben oltre la cura della balbuzie del bambino. Un percorso di terapia della balbuzie primaria, a volte, preludio della balbuzie vera.
Bitetti A., La Balbuzie. Un problema Relazionale. Roma, 2006. Armando Editore
Bitetti A., Stammering. An Integrated Approach. Milano, 2016.
Bitetti A., Stottern. Ein Integrierter Ansatz. Milano, 2016.
Bitetti A., Analisi e Prospettive della Balbuzie, 2001. Ed. Positive Press, Verona
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