Il dott. Antonio Bitetti, psicologo-psicoterapeuta, ha scritto diversi libri sulla balbuzie avendo vissuto in prima persona questo problema. Fondatore dell’Istituto Europeo per la Balbuzie, è attivamente impegnato nella divulgazione di un metodo innovativo per la cura della balbuzie, denominato: Approccio Integrato.
La balbuzie è un problema che affligge molte persone e presenta tuttora molti lati oscuri. Tra i vari libri sulla balbuzie, nel primo, dal titolo: Analisi e prospettive della balbuzie, Ed. Positive Press, Verona,2001, il dott. Bitetti ci prospetta le linee guida del suo innovativo metodo di cura della balbuzie, traendo spunto dalla sua personale esperienza di guarigione.
Un nuovo metodo di cura della balbuzie diviene così, non solo un mezzo per risolvere il problema specifico, ma diventa una occasione per ristrutturare l’intero modo di pensare della persona che soffre di questo problema. Un pensiero positivo a tutto vantaggio di una comunicazione forte e sicura.
Nella prefazione al libro sulla balbuzie del dott. Bitetti, il dott. Cesare De Silvestri, Psichiatra, Didatta SITCC, Fellow e Supervisor dell’Institute for Rational-Emotive di New York, scrive:
“Il libro del dott. Bitetti mi sembra importante ed utile proprio per questo. Specialmente le parti in cui narra in prima persona la sua esperienza talvolta dolorosa di balbuziente in cerca di guarigione, i suoi incontri, i suoi insuccessi e infine la sua guarigione.
Dopo la rilettura del testo, mi tornano continuamente davanti la figura e la storia di un personaggio: un balbuziente che non ha mai perduto la speranza di guarire, che si è dedicato con tenacia, con ostinazione, quasi con rabbia alla lotta senza quartiere contro la sua sofferenza. Che non ha mai voluto accettare la sia posizione di svantaggio, d’inferiorità, d’emarginazione e peggio. Ricordo una frase di Benedetto Croce e la cito a memoria”:
poiché la linea del possibile si sposta grandemente davanti alla volontà che veramente vuole…….
Nel suo secondo libro sulla balbuzie, dal titolo: La Balbuzie. Un problema relazionale, Armando Editore, Roma, 2006, il dott. Bitetti approfondisce gli elementi interni della balbuzie, le difficoltà che il balbuziente vive nel momento in cui si relaziona.
Molto spesso, infatti, ci si sofferma più sull’aspetto manifesto e meno sul dinamismo interno. Questo volume è orientato ad una riflessione più psicologica del problema, a quel modo di pensare e di vivere l’esperienza del comunicare, tipico del balbuziente.
Esaminando il cammino personale dell’autore, ed anche le esperienze di personaggi più o meno noti che hanno sofferto di questo problema, il libro esplora le aree interne di quel complesso universo chiamato balbuzie. Il dott. Bitetti mette in rilievo quei meccanismi riscontrabili nell’interazione interpersonale, ed il suo linguaggio caratteristico, cogliendone interessanti elementi.
Emerge così un dato importante: la balbuzie può essere intesa come sintomo di un disagio nel relazionarsi, espressione di una difficoltà a posizionarsi adeguatamente in una interazione dialettica; un disturbo che può avere dunque un significato di copertura, un sintomo per distogliere l’attenzione dal suo vero significato profondo.
Una argomentazione che avvalora la tesi di coloro che sostengono la valenza eminentemente psicologica, rispetto a coloro che intravedono una base organica e genetica della balbuzie.
Con il suo terzo libro, dal titolo: La Balbuzie Approccio Integrato, IEB Editore, Milano, 2010, il dott. Bitetti diventa certamente un autore di punta nel panorama della ricerca e nell’interpretazione del problema balbuzie, non solo in Italia.
Partendo da alcuni passi della presentazione di questo libro, egli sottolinea la necessità di spiegare al vasto pubblico, che la balbuzie si può e si dovrebbe guarire, ma non in termini prettamente rieducativi, ma andando più in profondità, andando ad esplorare tutto quello che si nasconde dietro questo sintomo.
Il balbuziente molto spesso mette in dubbio la possibilità di una effettiva guarigione del suo problema, anche a causa di una cultura sbagliata che tende a vedere la balbuzie difficilmente affrontabile in età adulta.
Il balbuziente non ha bisogno di essere rieducato nel linguaggio, è lo sa benissimo, invece ha la necessità di migliorare sensibilmente la propria sicurezza nel rapporto con gli altri. Ha la necessità di espandere la propria sicurezza personale e la sua personalità in maniera genuina e serena, senza quella censura della componente energetica, essenziale per un adeguato confronto con gli altri.
Certamente, come afferma il dott. Bitetti, non si può affrontare in terapia un balbuziente adulto, se non lo si mette a confronto con il suo passato di bambino balbuziente, con tutto il suo tortuoso cammino evolutivo. A differenza dell’adulto, o dell’adolescente balbuziente, il bambino che balbetta non mostra forti resistenze, non è ancora fortemente legato al suo sintomo e quindi, coopera egregiamente nella terapia.
La balbuzie infantile invece rappresenta una fase mal riuscita di questa evoluzione, dal balbettìo al linguaggio sano ed efficace. Su questo blocco evolutivo, possono incidere importanti aspetti relazionali. Per evitare questo rischio di cronicizzazione e quindi di balbuzie è necessario intervenire precocemente.
Di solito la balbuzie infantile, cioè la balbuzie del bambino di 3-4 o la balbuzie del bambino con meno di 5 anni, di solito non viene trattata, si tende ad aspettare che ci cronicizzi, per essere sicuri che la sintomatologia sia certa, su di una diagnosi sicura. Solitamente si tende a pensare che possa regredire spontaneamente.
il dott. Bitetti è di parere diverso. Egli ha introdotto un interessante percorso terapeutico, adatto ai genitori di bambini con balbuzie di 3-4 anni. Non solo, ma anche nei bambini di 5 anni che balbettano ancora e che presentano aspetti suscettibili di diventare elementi di cronicizzazione della sintomatologia e quindi, di balbuzie vera. I pediatri sono cauti ed attendisti, i terapeuti del linguaggio rinunciano perché non hanno strumenti adatti per affrontare gli aspetti iniziali della balbuzie infantile.
L’Approccio Integrato alla sintomatologia del bambino balbuziente di 3-4 anni, o 5anni, a differenza del modello terapeutico rivolto a pazienti più grandi, è focalizzato a correggere principalmente gli atteggiamenti dei genitori, ed è rivolto espressamente ad essi, senza la presenza del bambino, per evitargli paure immotivate. Questo lavoro si basa sulle intuizioni e su ricerche d’avanguardia circa le cause della balbuzia infantile, in età prescolare.
Viene affrontata la dinamica comunicativa intra familiare e vengono corrette tutte quelle difficoltà che il dott. Bitetti ritiene essere fondamentali nel chiarire tutta la dinamica in questione, per permettere di recuperare quella serenità di fondo nel bambino, necessaria per parlare bene ed allontanarsi il prima possibile dal rischio che diventi balbuzie vera e propria.
Questa importante ricerca del Dott. Bitetti sulla balbuzie infantile, sostenuta da testimonianze di genitori di bambini sottoposti al trattamento, sarà oggetto di divulgazione su alcune riviste scientifiche americane del settore e fanno parte di una ricerca più ampia e dettagliata del suo ultimo libro, che affronta il meccanismo del controllo sulla parola e su altri disturbi similari, dal titolo: Emozioni, Comportamento e Controllo, IEB Editore, Milano 2016.
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