Balbettìo, balbuzie evolutiva, balbuzie in bambini di 3-4 e 5 anni
Balbuzie primaria: a questa età non è ancora possibile parlare di balbuzie vera e propria, poiché mancato elementi fondamentali per definirla tale. In primo luogo non si è ancora stabilizzata la cronicizzazione del disturbo.
La Balbuzie in età prescolare
Come comportarsi se il proprio figlio inizia a balbettare a 3-4-5 anni
Da più parti si tende a chiedersi cosa nasconde la difficoltà verbale del bambino piccolo, intorno ai 3 – 4 e 5 anni. A questa età non è ancora possibile parlare di balbuzie vera e propria, poiché mancato elementi fondamentali per definirla tale. In primo luogo non si è ancora stabilizzata la cronicizzazione del disturbo, ovvero la presenza sistematica e durevole della sintomatologia. Ecco perché non si può parlare di balbuzie a 3 anni, o peggio, di balbuzie a 2 anni.
Dalla ventennale attività di ricerca ed analisi sulla balbuzie condotta dal Dott. Antonio Bitetti, sono emersi nuovi dati, ed interessanti prospettive riguardo alla dinamica che il bambino piccolo presenta, sia nella cosiddetta fase del balbettìo, o di balbuzie primaria e sia nelle dinamiche che poi possono spingere il bambino a continuare in questo comportamento, conducendolo, a volte, verso una vera e propria forma di balbuzie secondaria, o duratura.
La differenza tra balbettìo, balbuzie primaria e secondaria
Innanzitutto, bisogna spiegare la differenza che passa tra balbettìo, balbuzie primaria e balbuzie secondaria, o duratura. Questa sostanziale differenza, il Dr. Antonio Bitetti la spiega dettagliatamente nella sua ricerca, la prima in tal senso in Italia e in Europa. Difatti, nessuno mai si è occupato, o si occupa di questi disturbi in questa fascia di età. Si tende a sottovalutare il sintomo, a rimandare a momenti successivi, intorno ai 5-6 anni, soprattutto nell’impreparazione ad affrontare quelle che sono le dinamiche sottostanti di tale disturbo.
La fase del balbettìo è una fase transitoria di difficoltà del linguaggio, che potrebbe essere definita fisiologica. E’ una fase di apprendimento della capacità di linguaggio che ogni bambino sperimenta e che tende ad assestarsi dopo un periodo di maturazione e di evoluzione delle strutture preposte al linguaggio ( N. Chomsky). La balbuzie primaria, invece, rappresenta una fase mal riuscita di questa evoluzione, dal balbettìo al linguaggio sano ed efficace. Su questo blocco evolutivo, possono incidere importanti aspetti relazionali.
Tale ipotesi organicistica o genetica, va comunque e sempre a naufragare contro la evidente fluidità di parola che il balbuziente manifesta nella quiete della propria stanza. In qualunque contesto dove non è soggetto allo sguardo ed al giudizio altrui il balbuziente parla senza nessuna difficoltà.
Per evitare questo rischio di cronicizzazione e quindi di balbuzie duratura, il Dott. Antonio Bitetti ha introdotto per prima in Europa, un interessante percorso terapeutico, adatto ai genitori di bambini a partire dai 3 anni di età, che presentano aspetti suscettibili di diventare elementi di cronicizzazione della sintomatologia e quindi, di balbuzie nel bambino, negli anni successivi. Questo “Approccio Integrato” alla sintomatologia del bambino piccolo è focalizzato a correggere principalmente gli atteggiamenti dei genitori, ed è rivolto espressamente ad essi, senza la presenza del bambino, per evitargli paure immotivate.
Viene affrontata la dinamica comunicativa intra-familiare e vengono corrette tutte quelle difficoltà che il Dott. Bitetti ritiene essere fondamentali nel chiarire tutta la dinamica in questione, per permettere di recuperare quella serenità di fondo nel bambino, necessaria per parlare bene ed allontanarsi il prima possibile dal rischio che diventi balbuzie secondaria.
Questa importante ricerca del Dott. Bitetti, sostenuta da testimonianze di genitori di bambini sottoposti al trattamento, sarà oggetto di divulgazione su alcune riviste scientifiche americane del settore e sono già parte di una ricerca più ampia e dettagliata nel suo nuovo libro, da pubblicato, nel quale viene affrontato il meccanismo del controllo sulla parola e su altri disturbi similari. (Dr. Antonio Bitetti, Emozioni, Comportamento e Controllo, IEB Editore, Milano, 2016).
E’ la ricerca seria che promuove la conoscenza e che ci libera dalle paure. Su questo, il Dott. Antonio Bitetti è in prima linea, da sempre. Tutte le sue attività, i suoi libri, la partecipazione a congressi scientifici, le divulgazioni dei suoi lavori di ricerca, le sue lezioni all’università, sono tutte al vostro servizio. Vi si offre la migliore esperienza e conoscenza scientifica circa il problema balbuzie, sia che riguarda un vostro figlio e sia che riguarda voi stessi, per una scelta terapeuticamente consapevole e che sia la migliore possibile.
Come curare la balbuzie in maniera profonda e duratura con l’Approccio Integrato.
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